Il chiodo in pelle è rock, il fluo è punk e le felpe oversize sono rap.
E’ un fil rouge che affonda le sue radici proprio nell’avvento del rock, quello che collega la moda alla musica (e viceversa). Perché fu proprio allora che i cantanti, sia attraverso il proprio look che attraverso i testi, iniziarono a dettare legge in fatto di moda, influenzando frotte di fan e, perché no, schiere di stilisti in cerca di ispirazione.
Con l’ovvio risultato che la maggior parte dei trend in voga oggi sono sempre in qualche modo connessi alla musica. Se quello punk torna solo di tanto in tanto e quello rap è una prerogativa degli adolescenti americani, quello rock è invece uno stile senza tempo.
Uno stile che non passa mai di moda e che, per un motivo o per un altro, piace praticamente a tutti.
Anche perché non è restrittivo, anzi. Per quanto imponga delle precise scelte a livello di abbigliamento e di accessori, può comunque essere reinterpretato in mille modi diversi e fantasiosi.
Chi ama il rock duro, quello vero per intenderci, però, non può fare a meno di riempire il proprio outfit di catene e borchie. E giacché il nome di questo tipo di musica fa praticamente rima con dark, è ovvio che il guardaroba dei rockettari veri sia quasi totalmente di colore nero. Solo di tanto in tanto, una punta di rosso, e nulla più. L’unico dettaglio concesso sono le borchie.
Quali dovessero essere i must have del look rock per eccellenza, poi, lo hanno indirettamente deciso i cantanti stessi, sfoggiando sul palco quelli che ormai – più che semplici capi e accessori – sono dei veri e propri modi di essere e di esprimersi: il riferimento è a cinture borchiate, bracciali di metallo, pizzo e trasparenze, gilet, chiodo in pelle, t-shirt stampate e pantaloni skinny superaderenti.
La moda, a questo punto, non ha potuto fare altro che adattarsi e sancire, una volta per tutte, che la sua più grande musa ispiratrice è – per l’appunto e fin dall’etimologia – la musica.