Sensuale e ironico, ecco l’uomo che veste la collezione primavera-estate 2015 di Daniele Alessandrini.
Da sempre, il concetto di qualità e artigianalità italiana è una delle ispirazioni principali dello stilista, che sceglie infatti di produrre cappotti in Toscana e camicie nelle Marche, maglieria in Emilia Romagna e sete nella zona di Como.
Eleganza con un tocco di ispirazione vintage e attenzione ai dettagli hanno garantito nel corso del tempo il successo della linea di Daniele Alessandrini: proprio come la precedente collezione autunno-inverno 2014-2015, la collezione primavera-estate 2015 non si smentisce e segue questo filone un po’ vintage un po’ chic, austero, eppure dal fascino senza tempo ma pur sempre contemporaneo.
Stampe a quadri e a righe, giovani eppure eterne, geometrie astratte e motivi floreali, unitamente a una costante attenzione per i dettagli, soprattuto quelli più originali e accattivanti, con rivisitazioni in chiave moderna di oggetti immortali quali il papillon o le bretelle: simboli di un tempo in cui l’eleganza era all’ordine del giorno, e la sartorialità trovava massima espressione nell’abbigliamento quotidiano.
La proposta dedicata alla stagione calda di Daniele Alessandrini, come commenta lo stesso stilista, è all’insegna del “new chic“. Come sempre, grande è stata la ricerca nelle forme e nei materiali, all’insegna di una tradizione italiana che sublima ingegno e abilità sartoriali.
Le giacche creano inaspettate sovrapposizioni e si fanno morbide sul corpo per volumi più comodi, i pantaloni riscoprono nuove lunghezze, i livelli si fondono in nuove prospettive e con grande armonia, il fit abbandona le linee rigide e strutturate per dare spazio alle lunghezze, volutamente libere, e ad insolite proporzioni.
In questa sovrapposizione di livelli, in questa commistione di classicità e modernità insieme, in questa ricerca di una geometria particolare che diventa talvolta estrema, l’uomo di Daniele Alessandrini diventa un uomo a più dimensioni, che celebra la tradizione di ieri ma allo stesso tempo vi affonda le radici per proiettarsi nel futuro, in un’evoluzione costante in cui il domani è già dietro l’angolo.