Gli anni ’60 si possono riassumere con una parola: cambiamento; Il cambiamento che ha attraversato ogni aspetto della vita, dalla cultura alla politica, dall’economia alla religione, dalla figura femminile alla moda. Lo stile metodico e conformista degli anni ’50 è stato completamente spazzato via dall’eccentrismo, dal colore e dai contrasti.
La moda degli anni ’60 era legata indissolubilmente alla cultura del periodo. Prendiamo, ad esempio, la minigonna, senz’altro il capo simbolo del decennio: le gambe scoperte fin sopra il ginocchio erano un modo per affermare che la donna era finalmente libera. Libera di essere sé stessa e di mettere in mostra la propria bellezza.

Anche l’abito a trapezio, altro segno distintivo di un decennio a suo modo rivoluzionario, con i suoi colori sgargianti e le trame optical e geometriche, ha invaso i media del periodo, fino ad entrare nell’immaginario comune ed incarnare lo stile sixties.

Non possiamo, poi, assolutamente tralasciare gli accessori, che per la prima volta hanno acquistato una tale importanza da divenire il concetto chiave del look: orecchini giganti dalle forme geometriche, bangles in plastica sulle braccia, borse lucide a bauletto, fasce e nastrini sui capelli rigorosamente lunghi e sciolti oppure corti con il mitico look a caschetto, trucco pesante per accentuare la lunghezza dell’occhio con copiose linee nere di mascara sulle palpebre, occhiali da sole enormi e cappelli dalle mille forme e colori,

Un decennio fantastico che, grazie ai suoi capi super chic, ha continuato a dettare la moda negli anni a venire. Tuttora, nel secondo decennio degli anni 2000 molti stilisti continuano ad ispirarsi alla Swinging London e al suo strabiliante modello estetico.