Il marchio Fred Perry nasce da un’idea dell’omonimo tennista e dell’amico austriaco Tibby Wegner.
Nonostante lo stesso Perry avesse proposto come logo una pipa (che amava fumare), la sua spalla imprenditoriale Wegner lo persuase, a ragione, dall’idea. Un richiamo troppo selettivo, secondo l’austriaco, che avrebbe escluso dall’acquisto del brand l’utenza femminile, da sempre meno incline al fumo della pipa. Fu così che nacque il raffinatissimo ricamo della piccola corona d’alloro che divenne da subito segno distintivo di classe ed eleganza.
Un simbolo a molteplici richiami visto che in quegli anni – stiamo parlano degli anni 30 – la corona d’alloro era anche raffigurata nel logo del torneo di Wimbledon dove Perry trionferà per ben tre volte. Il famoso tennista dovette infatti chiedere il consenso al All England Club che, nonostante non intrattenesse ottimi rapporti con Perry, sorprendentemente ne autorizzò l’utilizzo.
Con Fred Perry nasce la prima polo (assieme a quella Lacoste), capo di punta del marchio. Viene introdotta una nuova concezione di comodità, una maglia in cotone a trama di piqué – e quindi traspirante per la pelle – con colletto e 3 bottoncini. Una scelta di continuità con l’eleganza delle camicie, tanto amate nel mondo del tennis, che necessitavano di un degno sostituto.
Gli anni sessanta vedranno arrivare il marchio al suo apice, complice anche il movimento giovanile dei “mod” (modernist) che aveva eletto questa marca, con poche altre, ad abbigliamento distintivo.
Da sempre simbolo di vittoria, “the laurel wreath” ha portato tanta fortuna anche alla linea d’abbigliamento Fred Perry.