Inghilterra, dove le mode nascono, crescono, contagiano e poi svaniscono, per riproporsi negli anni più forti che nel passato. Questa è l’Anglomania, tutto ciò che l’Inghilterra ha creato, dal punk degli anni ’70 di Vivienne Westwood fino alla Cool Britannia, uno stile che sta tornando a distanza di più di vent’anni nelle tendenze di questa stagione

Negli anni ’70 Vivienne Westwood contribuisce a creare lo stile punk, con creazioni stravaganti e provocatorie. Traendo ispirazione dalla storia del costume è stata la prima stilista a riproporre i corsetti e il faux-cul, modernizzandoli e adattandoli in modo provocatorio allo stile punk.
Un punk che che nelle sue creazioni ha visto la fusione con gli slogan politici, ma che allo stesso tempo si è raffinato nella ricerca pittorica e grafica delle trame.
Gli inizi degli anni ’80 hanno visto l’Inghilterra abbracciare lo stile ed il movimento Dark e successivamente New Wave, complici gruppi musicali come i The Cure e Siuoxsie and the Banshees. Il nero diviene l’unico colore indossabile, declinato in eleganti completi per gli uomini, e arricchito da pizzi, stampe animalier e pelle per l’abbigliamento femminile. Il trucco si fa pesante, ottico, e diviene il completamento, anche per i maschi, di uno stile che richiama la parte più malinconica dell’essere umano.
Ma gli anni ottanta non sono solo dark: i Mod continuano a segnare con la loro presenza le vie di Londra, in uno stile fatto di marchi scelti come Fred Perry, Londsdale e Ben Sherman. Parka indossati su pantaloni a piega e su giacche strette a tre o quattro bottoni dal taglio sartoriale sfrecciano su Lambrette e Vespe italiane ai ritmi ska e beat.
Ed ecco gli anni novanta, con l’esplosione della Cool Britannia, dove il pop si annuncia attraverso gli stili lanciati da gruppi come Spice Girls e Take That. Le boy band sono scintillanti, eterogenee nella presenza, ma allo stesso tempo il loro stile è accessibile a amato da molte persone. Di questi anni anche la nascita del Brit Pop, con Oasis e Blur a giocarsi la scena e a lanciare uno stile fatto di jeans strappati al ginocchio, maxi t-shirt, Converse ai piedi e stampe che diverranno le protagoniste dei capi pret-a porter degli anni 2000.